Rieti, e la
sala di Alberto Ulizio, la quale è anche sede del CSB “Centro Italia”,
hanno ospitato la 1^ Prova di Qualificazione del Campionato Italiano di
Carambola 3-SPONDE dell’ annata 2009-2010, prevista per la Zona Centro
della Penisola.
Un leggero ritardo nell’ avvio dell’ attività agonistica è dovuto alla
preparazione, abbastanza complessa, del Programma Nazionale, che il
Responsabile Nazionale di Sezione, Maurizio Lodato, ha voluto che passasse
attraverso varie fasi di studio, discussione e riprogettazione.
Il Programma Nazionale sta per essere pubblicato sul sito della
Federazione, e, per quanto riguarda questa Prova, essa è la prima
destinata esclusivamente alla Zona Centro ( Toscana, Umbria, Marche,
Lazio, Abruzzo e Molise ).
Una novità di quest’ anno, infatti, è che sono state definite 3 Zone nell’
Italia Peninsulare, ciascuna delle quali porterà avanti un proprio
programma di Prove di Qualificazione, oltre che di altre gare.
Così, nella Zona Centro si è cominciato con la 1^ Prova di Carambola
3-Sponde, ma sono già in progettazione altre gare, di biathlon (
“italiana” + 3-Sponde ), ancora di biathlon-carambola ( 3-Sponde +
1-Sponda ), mentre ci si sta preparando ad ospitare almeno una delle Prove
del prossimo circuito Grand Prix di 3-Sponde.
Ma lasciamo, a questo proposito, parlare i Programmi in via di
pubblicazione, e torniamo alla Prova di Rieti.
La novità della restrizione della Zona di riferimento ha leggermente
condizionato la numerosità dei partecipanti; ma non più di tanto, dato che
gli iscritti, a distanza di poche ore dall’ inizio erano circa 20, anche
se, alla fine ed anche a causa di coincidenze inattese, la Prova si è
giocata fra 16 atleti.
Per un lettore delle cronache agonistiche degli ultimi anni, i nomi dei
partecipanti non rappresentavano grandi novità, eccezione fatta,
probabilmente, per un solo nome, proprio quello del vincitore di questa
Prova, il romano Andrea Cinosi ( 45 anni ).
Andrea Cinosi è un carambolista completo, cresciuto dalla “gavetta” dei
giochi di serie, specialità nella quale ( “libera” e “quadro” ), forse una
ventina di anni fa, ha vinto dei campionati italiani di 2^ categoria.
Assorbenti impegni di lavoro gli avevano solo consentito un timido
riaffacciarsi alle gare ( senza precedente allenamento ) nel 2005, quando
aveva partecipato ad un paio di gare “open” di 3-Sponde e di “libera” ( in
quest’ ultima gara aveva vinto la finale, su Roberto Garofalo, con una
bella serie conclusiva di 69 carambole ).
E poi nessun’ altra presenza alle gare, fino all’ attuale Prova, dove ha
vinto la finale sullo stesso avversario di allora, Roberto Garofalo.
Fin dai gironi eliminatori, sono stati generalmente rispettati i
pronostici basati sul consolidato valore degli atleti ( testimoni di
questo valore le medie generali di entrata, solo talvolta abbassate per la
regola che ha imposto di ridurle percentualmente, anche pesantemente, nel
caso di assenza pluriennale dalle gare ).
Ovviamente, c’ è stata qualche sorpresa, sia in senso negativo ( sconfitte
inattese da parte di giocatori che erano attesi a ben figurare ), sia in
senso positivo, con l’ affermazione di giocatori che hanno dimostrato di
aver man mano acquisito conoscenze e dimestichezza rispetto a questa
difficile specialità della carambola.
Un momento di suspense si è avuto in una partita eliminatoria quando il
futuro vincitore della Prova, Andrea Cinosi, si è dovuto arrendere al
gioco attento, e basato su una difesa strettissima, del coriaceo Giuseppe
De Franceschi ( del resto, De Franceschi terminò, l’ anno scorso, primo
classificato nella classifica a punti di qualificazione al CAI, valida per
le Zone Peninsulari ).
Altrettanta sorpresa nelle sconfitte, nei gironi eliminatori, riportate da
Aldo Martinico ( “vecchio” campione e maestro di carambola ) per mano di
Ernesto Di Tizio ( a suo tempo Nazionale di “stecca” ) e di Umberto
Bellino ( che si è affermato, ormai, come numero uno dei carambolisti
Reatini ).
Anche il romano Roberto Garofalo, carambolista a 360° ( anch’ egli a suo
tempo campione nei giochi di serie ), ha perso una partita di girone con
Fabio Margutti ( ottimo giocatore di “stecca”, in ascesa nelle relative
classifiche nel gioco individuale e a squadre, oltre che profondo e
innovativo studioso delle traiettorie nei giochi di biliardo, come
dimostrano, sia il suo libro presentato nel sito FIBIS, sia i suoi
interventi nelle chat specialistiche ).
Ma sia Andrea Cinosi che Roberto Garofalo sono riusciti a far valere, alla
fine, la loro superiore scuola e capacità di concentrazione.
Cinosi si è preso la rivincita su De Franceschi superandolo in una delle
semifinali, e Garofalo ha vinto con grande facilità l’ altra semifinale su
Bellino, conducendo la partita con oltre 1,5 e 1,0 di media, per poi
terminare con un’ ottima media match di 0,952.
La finale ha visto Cinosi e Garofalo andare avanti appaiati, con medie
anche molto alte, nella prima metà della partita, e con frequenti
possibilità di Garofalo di fare proprio il risultato, ma, alla fine, è
stato Andrea Cinosi ad uscire per primo da una fase relativamente
improduttiva, chiudendo con un solo punto di vantaggio sul tenace
avversario.
La Prova si è potuta svolgere in una sola giornata, sui 4 bei biliardi di
Alberto Ulizio, rinnovati nella gomma delle sponde e nel panno ( qualche
incertezza, ancora, sulla validità dell’ altezza delle sponde, ormai
preparate più per la “ stecca “ che per la carambola ).
A questo proposito, è ormai consolidata opinione dei carambolisti che sia
necessario non superare, nella preparazione delle sponde, l’ altezza
indicata dalla FIBIS per i giochi con i birilli e le biglie da mm.63,2 (
si ricorda che le biglie da carambola usate in tutto il mondo hanno il
diametro di mm.61,5 ).
Secondo tale parere da esperti, è assolutamente opportuno che l’ altezza
delle sponde non superi il valore indicato dalla Federazione Italiana in
mm. 38,5 ( a fronte dei mm.37, con mm.0,5 in più o in meno, previsti per
la carambola a livello Europeo e Mondiale ), a rischio di dover giocare la
carambola in maniera assolutamente sacrificata e inefficace, con risposte
inattese delle sponde, e con tecnica impoverita proprio in quelle
rotazioni delle biglie che così tanto rendono raffinata la specialità
della carambola 3-SPONDE.
Un breve commento, ancora, sulla sede della Prova e sui nostri ospiti.
L’ ospitalità di Alberto Ulizio e dei giocatori e spettatori Reatini è
stata squisita, come al solito, confermando il ruolo di questa sala come
centro di eccellenza del biliardo e della carambola in particolare. L’
attivismo di Alberto Ulizio in questo campo, del resto, è ben conosciuto
ed apprezzato, e gli è valso la nomina da parte del Comitato Regionale
FIBIS del Lazio a Responsabile Regionale della Carambola.
Le previsioni dicono che probabilmente le prossime Prove della Zona Centro
si svolgeranno in Toscana, in Abruzzo, e forse ancora nel Lazio.
Arrivederci, allora, alla prossima ! Un cordiale saluto a tutti
Franco Careddu |