
La copertina

le pagine della parte storica

le pagine della parte tecnica
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Giancarlo Steffenel
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COSSATO
– «5 birilli …o…9 birilli – questo è il dilemma» è il titolo che
Giancarlo Steffenel, abile stecca del Circo Verde piemontese, ha scelto
per il suo libro sulla storia del biliardo italiano.
Parafrasando
l’amletico dubbio nella trasposizione sportiva, egli ha voluto
ripercorrere talvolta con spirito critico gli eventi che si sono
susseguiti dal primo Campionato Italiano ad oggi, cioè dal 1958 che
visse il trionfo di Carlo Montrucchio alle attuali kermesse fatte di
Zito, Maggio e Martinelli e di tanti altri campioni che nel tempo hanno
scritto pagine importanti di storia del biliardo sportivo, non ultimo il
compianto Vitale “terminator” Nocerino. Abbiamo incontrato l’Autore
all’Accademia del Biliardo, il Centro Sportivo Biliardistico del
Consigliere Federale Massimo Secco: ospiti d’onore il Consigliere di
presidenza Roberto Badella ed il Consigliere Federale Pietro Croci.
«Il
titolo ha un suo preciso significato- ha detto Steffenel - che sta a
significare il gioco nella sua natura iniziale, cioè nelle discipline
che lo hanno accompagnato per tanti anni prima dell’avvento dei “tutti
doppi”, gioco che secondo me snatura la primaria condizione sviluppando
il lato più negativo: più rapidità, più partite nell’arco dello stesso
lasso di tempo». Steffenel ha proseguito illustrando la peculiarità del
gioco a 5 birilli che esalta le tecniche sia d’attacco sia pure
difensive, queste ultime talvolta più difficili a realizzarsi delle
prime; ma anche delle classiche “goriziane” a castello grande in cui i
punti indiretti contano il doppio.
A quest’ultimo proposito ha affermato: « Il “tutti doppi” sta quasi uccidendo il classico 9 birilli che si
gioca solo più in particolari appuntamenti come il Gran Premio di Saint Vincent mentre prima era molto più diffuso ed apprezzato». Alessandrino
di nascita, bergamasco per circa quarant’anni, oggi Giancarlo Steffenel
risiede vicino ad Asti e qui ha deciso di concretizzare in un libro la sua
passione per il biliardo: « Inizialmente pensavo di realizzare soltanto
la parte tecnica, però ho intuito che così avrei semplicemente
ripercorso itinerari già battuti. Allora ho optato per un altro tipo di
informazione, quella descrittiva sulla storia dei Campionati Italiani».
Un lavoro da certosino per recuperare riviste, scritti e tutto ciò che
potesse essere d’aiuto compreso il libro scritto da Vincenzo Testa negli
anni ottanta; le riviste Biliardo Club, Il Biliardo, Biliardo Match ed ancora la
nuova edizione di Il Biliardo hanno rappresentato il serbatoio di
notizie sulle quali Steffenel ha costruito la sua opera: « Per i dati
mancanti ho contattato gli stessi protagonisti riuscendo a completare al
meglio il panorama informativo che le pagine del mio libro offrono a
tutti, addetti ai lavori o semplici appassionati di questo meraviglioso
sport».
Si va dall’uruguagio Borrondo, detto “la Bibbia” per la sua
immensa conoscenza del gioco, ai campioni dei tempi attuali, dalle
trasformazioni della Federazione nell’arco degli anni, alla cronistoria
di tutte le fasi che hanno portato all’attuale costituzione della Fibis:
quindi dagli albori al 2004. Due anni di lavoro, sacrifici ed
applicazione nella ricerca hanno scaturito l’opera di Gianfranco Steffenel, uomo di sport che nello sport del biliardo si è riscoperto
ottimo atleta ed eccellente scrittore: l’augurio è che il suo libro
possa incontrare l’attenzione di tutti gli appassionati e voli nel vento
come la sua Honda Gold Wind, l’altra grande passione cresciuta in
parallelo con la nobile arte del biliardo sportivo; quest’ultima la
stessa che pratica sui tavoli delle tante competizioni cui partecipa
come pure su quello di casa dove ha sviluppato nuove soluzioni peraltro
riportate e spiegate nel libro, sperimentazioni che hanno accresciuto il
già ricco contenuto tecnico informativo della sua pubblicazione.
Massimo Calleri |