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F.I.Bi.S. |
SAINT VINCENT – Il gran Premio di Goriziana è giunto
alla ventinovesima edizione: sabato 13 al Palais sarà dato il via alla
kermesse che conta al nastro di partenza circa milleottocento concorrenti
tra Nazionali, prima, seconda e terza categoria ed una nutrita pattuglia
di atlete del Circo Rosa Nazionale. Massimo Calleri |
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GRAN PRIX – GORIZIANA – Cosa succede??
S. Vincent – Giovedì 18 Novembre 2004
il campione argentino Fillia Alfredo tra i due A seguire, un breve elenco di alcuni appuntamenti in cui sarà possibile ammirare:
Vi aspettiamo numerosi alle finali di Domenica 28 Novembre, per tifare i vostri beniamini sotto i riflettori del palazzetto e lo sguardo sempre attento delle telecamere RAI.
Dal PALAIS di S.Vincent Giovedì 18 lasciano il segno Gianpiero Rosanna VA), Simone Spagna (LU), Ulisse Calzi (MI) e Rocco Summa (BS); si accodano i torinesi Pasqualino Bradascio, Livio Licari ed il meneghino Giovanni Di Gregorio. “Vittime” illustri Niccolò Cammarata (MI) e Mario Papini (FI) che perdono entrambi la finale di batteria. Venerdì 19 ancora Torino agli onori della cronaca con le qualificazioni dei Nazionali Pasquale Placido e Rino Cirillo con Alberto Massaro e Francesco Diodati in scia; vanno ugualmente avanti Dante Merlini (CR), Giuseppe Salute (NO), Claudio Berardo (CN) ed il pratese Alessandro Banchelli. Sabato 20 la caduta degli Dei: perdono Gustavo Torregiani, vincitore delle due ultime edizioni e Davide Di Santo, “oro” dell’edizione 2000: il meneghino Maurizio Silvestri lo elimina in finale di girone. Marco Ciriaci (AP), Aldo Lupini, “Leo” De Feudis e Franco Ruggiero (MI), Alberto Putignano e Remo Barsacchi (FI), Antonio Todesca e Gustavo Longo (PT), Salvatore Paolo (RM), Attilio Mariconti (CO), “giustiziere di Torregiani”, e l’uruguagio Eliomar Berrutti. Fra gli esclusi doc Angelo Poggi e Alberto Porati (MI), Giuseppe Ursino (CZ), Giovanni Marini (PG), Roberto Sacchi (AL), Ivo Grazzini e Francesco Migliardo (SV). Domenica 21, al giro di boa, centrano il bersaglio della qualificazione Luigi Arduini, Rossano Rossetti, Paolo Venerando, vincitore nel 1979, Luca Zani, Enrico Ragosta, il Presidente Regionale FIBiS della Marche Giacomo Sediari, Simone Soresini, Renzo Pelati, Massimo Lana e Carlo Clerici. Miglior valdostano Ermes Rosset che raggiunge la finale di batteria; al secondo turno si arrende Vincenzo Brugaletta, titolare ed ottima stecca del Bar Italia di Saint Vincent. Il Prosieguo di lunedì 22 registra la presenza in campo di quattro valdostani: Olivio Jeantet, Vincenzo Cervone, Giorgio Carlorosi e Umberto Pangallo; fuori subito i primi due, gli altri si arrendono alla seconda tornata. Nel panorama generale della giornata spicca il girone 80 di qualificazione nel quale si ritrovano, faccia a faccia, Gianpietro Momentè primo nel 1994 e “Carlin” Sandri vincitore dell’edizione 1978. Due generazioni a confronto: vince il “vecio” Sandri che tuttavia si arrende in finale di girone al tarantino Marcello Di Lena. Vanno avanti anche i torinesi Antonio Liperoti e Andrea Bellinello. Si accodano Stefano Zucchetti, Paolo Lombardi, Andrea Aisa ed Antonio Crisci. Il risultato di martedì 23 lo fa Santo Sutera: il pinerolese batte in finale di girone Arturo Albrito, secondo l’anno scorso alle spalle di Torregiani.; un match sofferto che ha richiesto la “bella” per determinare il passaggio al tabellone conclusivo. Qualificati invece Giuseppe Caruso, Angelo Bellocchio, Enzo Specchio, Giuseppe Meglioli e Riccardo Masini, vincitore dell’edizione 2001: contro quest’ultimo, in finale di girone, esce di scena Antonio Manna, stecca doc del biliardo sportivo valdostano. La nota curiosa: il novarese Enzo Specchio entra fra i papabili ai danni di un altro Specchio: il rivolese Gerardo che gli contende il successo con grinta e determinazione. Nelle mattinate di martedì 23 e mercoledì 24 si è giocato il consueto torneo degli arbitri impegnati al Grand Prix; ha vinto Antonio Mormando che porta in Basilicata l’ambito successo. Alle sue spalle, secondo con pieno merito, è giunto il varesino Filippo Barlocco; terza piazza ex aequo per il sardo Antonello Azzena ed il lombardo Pietro Barbieri. Una bella gara all’interno della gara per eccellenza, ma anche una parentesi in cui gli arbitri hanno messo in campo la loro abilità nel gioco: Franco Ler, Piero Marchetti, Roberto Mantovani e Sergio Ortu si sono piazzati ai piedi del podio, appena fuori dalla zona medaglie. Raffaele Di Gennaro, della New Project, premia i quattro arbitri finalisti
Mercoledì 24, terzultimo giorno di batterie eliminatorie, semaforo verde per Ennio Campostrini, l’eporediese sempre ben piazzato al Grand Prix, David Martinelli e Juan Fillia che completa il quadro di famiglia qualificandosi come il padre Alfredo ed il fratello Nicolas. Si accodano per lo sprint conclusivo Andrea Ceccotti, Ernesto Giangregorio e Giovanni Metrangolo. Fra gli eliminati Paolo Marcolin, Michele Cosci e Nello Petruzzelli.
Giovedì 25 novembre è scesa in campo la sedicenne Sara Cadeddu da
Carbonia, campionessa regionale della Sardegna; giunta al Palais con la
nutrita pattuglia di conterranei, ha voluto provare l’emozione del grande
palcoscenico ed una nuova esperienza per arricchire il bagaglio tecnico. L’abbiamo incontrata nel parterre prima del match di qualificazione:
"Gioco a biliardo da quattro anni - ci ha detto – e mi sono avvicinata a
questo sport da piccolina; poi ho visto il sito del biliardo su internet e
mi sono appassionata ancora di più. Ho iniziato a giocare presso la Sala
del Biliardo di Carbonia in via Domenico Millelire; il proprietario Amedeo
Litera mi ha insegnato i fondamentali e le tecniche di esecuzione del
tiro. Poi con gli altri giocatori della sala ho iniziato ad iscrivermi
alle gare ed a raccogliere le prime soddisfazioni, non ultima la conquista
del titolo Regionale di categoria. Oggi sono qui al Palais Saint Vincent
per provare cosa vuol dire giocare sul palcoscenico più importante, ma
anche per confrontarmi con nuove realtà che possono farmi crescere in
conoscenza di gioco e nel controllo delle emozioni."
Nella stessa giornata di giovedì 25 Francesco Auletta, titolare del Gran Premio 1990, si qualifica per lo sprint conclusivo; vince anche Antonio Buta: il messinese batte Tommaso Pizzi e si attesta nel tabellone clou. Passano anche Aniello Marchesano, partenopeo doc, Marcello Drago da Caltagirone ed i laziali Fabio Chicca, Claudio Carletti e Fabrizio Bego. Cadono i sardi Giuseppino Camboni e Paolo Nicolò; si perde per strada anche il “Lupo della Sila” Antonio Madìa fermato da Drago in finale di batteria. Lascia il Gran Premio anche Stefano Nencetti, titolare della Effebi stecche da Biliardo: Marchesano lo elimina in dirittura d’arrivo del girone 96. Infine esce in finale di batteria il meneghino Giulio Pizzetti, sul podio nell’edizione 2000. Venerdì 26 l'ultima tornata di gironi eliminatori ha qualificato per il gran finale Davide Tomasello, Marcello Bientinesi, Alessandro Mascia, Francesco Cannella, Calogero Vaiana, Francesco Mariani, Matteo Sanna, Riccardo Arbore, Antonio Aquino, Salvatore Rizzo, Riccardo Benedetti ed il vice Campione del Mondo Gerardo Mascolo. Fuori dai pretendenti, fra gli altri, Giovanni Riccobono, Rosario Tomasello, Damiano Zero, Donato Formicola, Massimo Malafronte, Silvano Cernicchiaro, Nino Marginesu, Giuseppe Bellamena, Domenico Gabriele e Franco Rocco, ultimo rappresentante della ècole suisse de billard rimasto in lizza. Sabato 27 inizia il tourbillon conclusivo dei 112 qualificati; si screma via via il lotto dei pretendenti con le uscite, fra gli altri, di Eliomar Berrutti, l’uruguagio da tempo in Italia, David Martinelli, Fabio e Gastone Cavazzana, Gianpiero Rosanna, Riccardo Masini, Andrea Berniga, Simone Spagna, Riccardo Belluta, Nestor Gomez, Alfredo e Nicolas Fillia,Rossano Rossetti ed Angelo Bellocchio.Entrano negli otto Ennio Campostrini, Gerardo Mascolo, Juan Fillia, Giuseppe Consagno, Gustavo Zito, Andrea Quarta, Michelangelo Aniello e Gianni Bombardi; Domenica 28 dagli scontri dei quarti scaturiscono le semifinali Consagno/Mascolo e Zito/Bombardi; Consagno rifila un secco 2 a 0 a Mascolo e Zito fa lo stesso con Bombardi. Scontro far titani in conclusione fra due atleti già nell’Albo d’Oro della Manifestazione; e Gustavo Zito fa tris imponendo il suo gioco a tratti devastante: il pubblico delle grandi occasioni fa da cornice al trionfo del “campeon”.
Massimo Calleri
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