|
E’ l’ora di
tirare le somme di una stagione che volge al termine.
Lo abbiamo fatto con Claudio Bono, Responsabile Nazionale della sezione
Stecca in un’intervista che apparirà sul prossimo numero di Biliardo Più:
i progetti di successo, la solidità del circuito pro ma anche le
difficoltà ancora da superare come il ricambio generazionale. E poi una
sorpresa alla fine sui biliardi con le buche…Eccone uno stralcio.
La stagione non è terminata. Manca la passerella conclusiva: le finali di
Saint Vincent. Ma è già tempo di bilanci dopo un’annata ricca di
appuntamenti sportivi per la specialità stecca. Dalla conferma della
solidità del circuito Biliardo Tour Pro, appuntamento ormai fisso da quasi
una decina d’anni (le tappe sarebbero già decise per i prossimi due anni)
alle soddisfazioni raggiunte dalle sale più prestigiose ospitando gare
nazionali, fino ad arrivare alle centinaia di gare locali che hanno
coinvolto oltre 10mila giocatori tesserati. A bocce ferme Claudio Bono,
Responsabile Nazionale della sezione Stecca, ribadisce il valore della
base. “E’ la vera linfa di tutto il movimento”, esordisce, “basta scorrere
il programma delle finali di Saint Vincent per rendersene conto. Certo, il
momento clou è rappresentato dagli ultimi giorni con i professionisti che
si contenderanno il titolo italiano. Ma non dimentichiamo che in quindici
giorni verranno assegnati una decina di titoli italiani che riguardano
tutte le categorie: prima, seconda, terza, femminile, nazionale maschile,
nazionale femminile, juniores”.
E poi si passa al discorso bollente del ritorno al biliardo con le buche.
“Vorrei chiarire per sempre l’equivoco, visto che tra gli appassionati si
rincorrono voci prive di fondamento che disegnano scenari apocalittici. E’
un progetto sperimentale abbozzato già ai temi della presidenza di
Principi e come tale deve essere considerato. Nessuno ha intenzione di far
cambiare i biliardi ai CSB presenti sul territorio italiano omologando un
nuovo tipo ti tavolo per le gare. Tutte le competizioni che interessano la
penisola in lungo e in largo continueranno nei prossimi anni ad essere
disputate sui biliardi internazionali, mentre il biliardo sperimentale
dovrebbe essere adottato solo per il campionato a squadre di serie A.
Rimane il condizionale perché la risposta definitiva dovrà darla la
commissione tecnica quando si riunirà prossimamente”.
L’intervista
completa sarà pubblicata sul prossimo numero di Biliardo Più
|

|